Il Kollettivo Majakovskij è un laboratorio politico culturale, indipendente, autonomo ed autofinanziato, di stampo antifascista e anticapitalista.

Nasce dall'impegno di un gruppo di compagni, provenienti da varie esperienze, nell'affrontare tematiche politiche e culturali, dalla parte del popolo e del proletariato, riportando alla purezza gli ideali di sinistra e dei valori socialisti, in opposizione al potere dei capitali nei confronti della classe operaia e dei salariati.

In particolare il Kollettivo si sta occupando delle problematiche legate ai diritti fondamentali dell'uomo, dai diritti civili ai diritti dei lavoratori, dal diritto allo studio alle questioni di genere, dalle problematiche ambientali al diritto agli spazi sociali e abitativi e della rioccupazione e riorganizzazione degli spazi inutilizzati con particolare attenzione su riciclo, raccolta differenziata e innovazioni tecnologiche ed eco-sostenibili e su tematiche inerenti immigrazione, integrazione e multiculturalità.

Il Kollettivo inoltre si interessa dell’analisi critica della politica internazionale e locale attraverso discussioni pubbliche ed eventi culturali quali rassegne cinematografiche, gruppi di lettura, concerti dal vivo mostre d’arte e seminari; collaborando con altre realtà presenti sul territorio con la possibilità di interagire anche con altri laboratori, enti, associazioni e privati cittadini.

domenica 15 dicembre 2013

Strage di Piazza Fontana 12 Dicembre 1969–12 Dicembre 2013

Gli scioperi, i tumulti di questi giorni, non sono espressione diretta della volontà del popolo, ma di una parte di esso ideologicamente strumentalizzata. Cittadini usati come scudi da parte di chi, già nel vicino ’69 e ancor prima, diede inizio ad una strategia del terrore di stampo fascista. "Noi non vogliamo un ritorno al passato... "

Il nostro malcontento, la nostra sopravvivenza causata dallo “Stato di cose” attuali, non deve esprimersi in una lotta di “tutti contro tutti” diretta da coloro che, una volta sfruttata la nostra rabbia, vogliono dar vita a regimi totalitari e repressivi.

Guardiamo alla vicina Grecia e all’egemonia avanzante di Alba dorata che, mediante l’utilizzo della violenza e dell’omicidio , mette in pericolo la libertà dell’individuo e dell’intera collettività. Non siamo ciechi, non siamo acritici: sappiamo discernere la libertà dalla non-libertà, la partecipazione dalla non partecipazione, la diversità dall’ uguaglianza, la verità dalla menzogna.

Facciamo sentire realmente la voce del popolo, quello che lotta e sempre scenderà in campo per la propria libertà, per i propri diritti, per la propria vita.

Stiamo ben attenti a non ripetere li errori del passato: non assecondiamo il populismo, il qualunquismo e soprattutto qualsiasi forma di fascismo.

lunedì 2 dicembre 2013

L'UOMO ROBUSTO


Richard Andrew l'Uomo Robusto: questo esce fuori analizzando la sigla "R.A." e traducendo letteralmente l'epiteto “Rugged Man” (In effetti dal video potete notare la sua enorme e buffa mole che accentua ancora di più i tratti particolari del suo personaggio)… 

 Si tratta di un “Mc” impressionante, famoso per il suo flow unico e ironico, maestro nella tecnica dell' extra beat, arriva alla ribalta nella scena hip hop statunitense già dai primi anni 90, vanta collaborazioni con i più importanti rappers e gruppi d'oltre oceano e ha all'attivo svariati mixtape e due album ufficiali. Per anni sottovalutato ma di recente molto apprezzato sia in America che in Europa, nel 2006 ha fatto parlare di sè per una traccia di denuncia dal titolo "Uncommon Valor: A Vietnam Story", contenuta nell'album "Servants In Heaven Kings In Hell" del gruppo hip hop hardcore di Filadelfia "Jedi Mind Tricks". 

In questa esplosiva collaborazione (link del video completo di testo: http://www.youtube.com/watch?v=GX04USVRowQ) R.A. racconta la storia di suo padre John, soldato delle truppe americane durante la guerra del Vietnam, affetto dall' Agent Orange, una specie di diserbante che gli americani diffusero praticamente ovunque nei villaggi vietnamiti e che causò malattie, disfunzioni e difetti di nascita tra la popolazione locale ma anche nello stesso esercito americano. L"agente arancio" era composto da diossine altamente tossiche, oltre che cancerogene e contagiose, ed il padre di Richard Andrew, oltre a contrarre il cancro in prima persona morendo nel 2010, trasmise la malattia anche al fratello e la sorella di R.A: il fratello, cieco, morì all'età di 10 anni mentre la sorella, muta e paralizzata, a 26. 

Quella del sopravvissuto Rugged Man è solo una delle tantissime famiglie contagiate dall' agent orange e che pagano tuttora per gli errori di un sistema economico/politico che sempre con maggior frequenza calpesta i diritti umani causando morte, stragi, eccidi, malattie, contagi, il tutto per conseguire i soliti obbiettivi di egemonia imperialista. Per l'Agent Orange, molteplici furono le proteste dei parenti delle vittime nel corso degli anni, sia in Vietnam che negli Stati Uniti.
In particolare nel 2004 un'associazione vietnamita a loro tutela intentò causa contro la tuttora tristemente nota multinazionale MONSANTO. Infatti fu proprio la Monsanto tra le prime produttrici di Agent Orange durante la guerra del Vietnam. La multinazionale, che all'inizio produceva un sostituto dello zucchero per la CocaCola, (poi definito anch'esso scientificamente dannoso come la maggior parte dei suoi prodotti), ormai da decenni avvelena il mondo producendo i famosi OGM nonché altri prodotti, sia alimentari che chimici, dannosi per la salute di noi tutti; è la stessa Monsanto storicamente coinvolta nella realizzazione di armi chimiche e nucleari per conto delle lobby del potere; la stessa Monsanto, che fu riconosciuta colpevole per la storia dell' agent orange, in quanto rapporti aziendali interni hanno dimostrato che la multinazionale era a conoscenza degli effetti tossici e dannosi del diserbante già prima della vendita dello stesso prodotto al governo americano; la stessa Monsanto che alla fine ricevette come condanna massima solo il risarcimento delle spese mediche, e solamente per alcune delle vittime. Molti sostengono che a "mandare avanti" il mondo siano le multinazionali, i cosiddetti "poteri forti", anche se, volendo dare a ogni cosa il proprio nome, dovremmo chiamarli "poteri criminali".


di JN

martedì 19 novembre 2013

UN COLPO DI SPUGNA NON RIPULIRA’ LE VOSTRE COSCIENZE

Dopo circa otto mesi, cioè da quando un forte atto dimostrativo ha scoperchiato il vaso di Pandora delle nostre coscienze, una bella mattina di una domenica novembrina, ci siamo ritrovati davanti alla medesima piazza e al cospetto della stessa targa a contemplare un altra azione dimostrativa: un “colpo di spugna” che ha lavato via il sangue che, poco meno di un secolo fa, era sceso a fiotti nella piazza centrale del nostro paese per vile mano fascista. 

Di cosa stiamo parlando?
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